"Amore mio, sai che ti adoro, ma sai anche che devo punirti severamente per avermi disobbedito"
Catherine fa un cenno di approvazione con il capo.
Sa benissimo che cosa significava - per Louise - il termine "severamente"...
"Vai a prendere la cintura", disse Louise.
Catherine va nella camera da letto, apre l'armadio, prende la cintura di robusto cuoio che ormai da molto tempo Louise utilizzava per frustarla quando commetteva qualche disobbedienza.
Louise le accarezza dolcemente le natiche, la fa chinare un poco, in modo che esse siano ben offerte.
Dopo aver sfiorato la pelle rosea con la cintura, si allontana lentamente, arrotola sulla mano destra la cintura, lasciandone pendere una quarantina di centimetri.
Catherine ansima, in attesa del primo colpo.
Il braccio di Louise si alza ... la cintura si abbatte con un leggero sibilo e uno schiocco secco sulle natiche di Catherine, che sussulta ed emette un gemito.
Metodicamente, Louise continua a colpire, lasciando qualche secondo fra un colpo e l'altro, in modo che Catherine possa riprendere fiato.
Trenta colpi. Spietati. Dolorosi.
I segni rossastri coprono ormai le natiche di Catherine. Le lacrime scivolavano senza sosta sulle sue guance.
Louise arrotola la cintura e la depone sul tavolino. Lentamente Catherine si inginocchia. prende fra le sue mani la mano destra di Louise e la bacia.
"Grazie", mormora.
